Ikariam è un browser game basato sulla gestione di un regno, o meglio di una città stato dell' antica Grecia e delle sue colonie. L' ambientazione è molto particolare perché il mondo di gioco è diviso in isole, composte solitamente da una quindicina di città (gestite ognuna da diversi utenti). Le isole tra loro si differenziano per il bene di lusso che producono (per isola) e per la diversità del tempio dedicato ad un dio (ovviamente facente parte dell' olimpo greco). Insieme ai beni di lusso (zolfo, cristallo, marmo e vino) fa parte delle risorse cumulabili il legno (ogni isola ha una foresta dal quale prelevarlo); la particolarità di Ikariam è che i campi delle risorse si usano e si ampliano in comune con gli altri giocatori che hanno città sull' isola. Questa particolarità non mi convince tanto perché le spese per l' espansione dei campi di risorse sono molto alti e per un singolo giocatore e se non riceve l' aiuto degli altri isolani ci si sviluppa molto lentamente. L'altare che si trova sull' isola può concedere miracoli se si raggiunge un certo livello di fede, tramite l' utilizzo di sacerdoti e dei tempi delle città; il “miracolo” è un bonus temporaneo che aiuta la nostra città a svilupparsi e le nostre truppe durante gli attacchi. Un altro elemento che fa diventare particolare questo gioco sono i punti cultura (che si ricavano dall' accademia). E' risaputo che nell' antica Grecia veniva data molta importanza alla conoscenza, infatti, senza sviluppare le varie tecnologie sarà difficile progredire in Ikariam.
Un sistema di combattimento ad "ondate" diverso dai soliti browser game del genere!
Il sistema dei combattimenti è abbastanza complesso ed è purtroppo mal spiegato sia dal tutorial che dalla guida; questo secondo me perché questo browser game preferisce incentrarsi sullo sviluppo e sul commercio; anche se col passare del tempo si prende la mano con il sistema di battaglia e ci sono delle unità di combattimento particolari e divertenti ( come un po' tutta la grafica delle schermate di gioco, molto cartoon e colorata).
Tornando al sistema di combattimento c' è da dire che è a turni; cioè l' attacco va a più ondate e si può decidere di ritirarsi se dopo il primo round si nota che le cose non vanno per il verso giusto.
Il mercato, insieme al porto, risulta essere una delle strutture principali di Ikariam!
Il mercato è una delle strutture principali (insieme al porto), infatti, per scambiare il proprio bene di lusso e comprarne di nuovi, dovremo sfruttare questa struttura, almeno fino a quando non si avranno colonie a sufficienza che producano quel bene. Le colonie, che in linea di massima sono altre città non capitali, si possono formare dopo aver costruito il palazzo ed aver mandato un certo numero di risorse e uomini ad occupare il territorio. La popolazione cresce a seconda della felicità della città, che aumenta e diminuisce a seconda di diversi fattori (un fattore molto importante è il vino che viene distribuito dalla taverna).
L'oro entra nelle casse della città a seconda della popolazione attiva e quella non occupata.
La grafica del sito è molto bella, colorata e divertente, ed è molto pratica, utile e semplice da usare, al contrario delle meccaniche di gioco. Infatti risultano essere abbastanza complesse derivanti dal fatto che Ikariam tende a non seguire lo schema classico di questo tipo di giochi strategico/gestionali, puntando più sul gioco di squadra che sul singolo.
Ikariam è abbastanza strano e al primo impatto può sembrare più complesso di quello che in realtà è. A mio parere è un gioco che o piace alla follia o si detesta, quindi do un 8.5 che sembrerà basso a coloro che lo amano e un eccesso a coloro che non è piaciuto.
Detto questo vi auguro buon gioco e vi rammento che: “senza conoscenza non si va avanti”.